Innocenzo Sabbatini was one of the most prolific architects serving between the two world wars under the Social Housing Institute of Rome. As a designer he was especially known for his eclectic approach, but he also significantly participated in the cultural debate. Effectively, his projects outline a precise intention: keeping in mind the function, Sabbatini identifies the most suitable typological solution, considering the cost-benefit ratio prompted by the general manager of his technical office Innocenzo Costantini (his cousin). Indeed, the decoration became part of the inspiration and his ‘modus operandi’ seemed adequate to satisfy the pauperistic-regionalistic housing demand, promoted in Rome during the 1920s by Gustavo Giovannoni. Nevertheless, sometimes Sabbatini looked for a more monumental characteristic using archaeological references. The ongoing excavations of the archeological park of Ostia at the beginning of the 20th-century could not leave architects indifferent. Morevoer, intellectuals such as Guido Calza insistently proposed the image of the Roman insulae as a direct reference for modern living. The Garbatella “Bagni” and “Theater”, as well as the Testaccio IV complex in via Marmorata and the building “ICP Sant’Ippolito” in via della Lega Lombarda express this interest, that developed in no more than three years (1926-1929) the on-time suggestions in a high-quality design, today still appreciated.

Lungamente al servizio dell'Istituto per le Case Popolari di Roma, Innocenzo Sabbatini è stato fra gli architetti più prolifici del periodo compreso fra le due guerre mondiali del primo Novecento: un progettista che, conosciuto più per la sua estrosa produzione che per il suo pensiero, ha tuttavia contribuito significativamente al dibattito culturale di quegli anni. Infatti, le sue sperimentazioni delineano un approccio preciso: partendo dal programma funzionale, Sabbatini cerca sempre di individuare la soluzione tipologica più idonea, tenendo presente il rapporto costi/benefici connesso e perorato presso l'ufficio tecnico dell'ente dal cugino e direttore generale Innocenzo Costantini. In tal senso, la decorazione diviene quindi parte integrante dell'elaborazione, partecipando delle intenzioni generali della costruzione: un modus operandi adeguato alle istanze pauperistico-regionalistiche dell'edilizia popolare romana degli anni Venti, suffragata dalle riflessioni di Gustavo Giovannoni. Eppure, l'architetto osimano riesce talvolta a imprimere un carattere più monumentalistico per tramite di un archeologismo dichiarato. Del resto, le indagini allora in corso e - in particolare - gli scavi condotti ad Ostia antica non potevano lasciare indifferenti, soprattutto allorché intellettuali come Guido Calza avevano suggerito con insistenza l'immagine delle insulae imperiali quale precedente diretto dell'abitare moderno. Gli episodi alla Garbatella dell'edificio Bagni e Teatro affacciati su piazza Bartolomeo Romano, il complesso Testaccio IV di via Marmorata e l'edificio ICP Sant'Ippolito a via della Lega Lombarda circoscrivono distintamente quest'attenzione per l'antico coltivata da Sabbatini che, consapevolmente interiorizzata e formalmente rielaborata, sviluppa materialmente nell'arco di un triennio (1926-1929) le suggestioni in circolazione in architetture di qualità tutt'oggi apprezzate.

Innocenzo Sabbatini, «innamoratissimo dell’architettura classica» / Benincampi, Iacopo. - (2023), pp. 389-400. (Intervento presentato al convegno Forme dell’abitare a Roma. Echi dell’antico nell’architettura del primo Novecento tenutosi a Roma).

Innocenzo Sabbatini, «innamoratissimo dell’architettura classica»

Iacopo Benincampi
2023

Abstract

Innocenzo Sabbatini was one of the most prolific architects serving between the two world wars under the Social Housing Institute of Rome. As a designer he was especially known for his eclectic approach, but he also significantly participated in the cultural debate. Effectively, his projects outline a precise intention: keeping in mind the function, Sabbatini identifies the most suitable typological solution, considering the cost-benefit ratio prompted by the general manager of his technical office Innocenzo Costantini (his cousin). Indeed, the decoration became part of the inspiration and his ‘modus operandi’ seemed adequate to satisfy the pauperistic-regionalistic housing demand, promoted in Rome during the 1920s by Gustavo Giovannoni. Nevertheless, sometimes Sabbatini looked for a more monumental characteristic using archaeological references. The ongoing excavations of the archeological park of Ostia at the beginning of the 20th-century could not leave architects indifferent. Morevoer, intellectuals such as Guido Calza insistently proposed the image of the Roman insulae as a direct reference for modern living. The Garbatella “Bagni” and “Theater”, as well as the Testaccio IV complex in via Marmorata and the building “ICP Sant’Ippolito” in via della Lega Lombarda express this interest, that developed in no more than three years (1926-1929) the on-time suggestions in a high-quality design, today still appreciated.
2023
Forme dell’abitare a Roma. Echi dell’antico nell’architettura del primo Novecento
Lungamente al servizio dell'Istituto per le Case Popolari di Roma, Innocenzo Sabbatini è stato fra gli architetti più prolifici del periodo compreso fra le due guerre mondiali del primo Novecento: un progettista che, conosciuto più per la sua estrosa produzione che per il suo pensiero, ha tuttavia contribuito significativamente al dibattito culturale di quegli anni. Infatti, le sue sperimentazioni delineano un approccio preciso: partendo dal programma funzionale, Sabbatini cerca sempre di individuare la soluzione tipologica più idonea, tenendo presente il rapporto costi/benefici connesso e perorato presso l'ufficio tecnico dell'ente dal cugino e direttore generale Innocenzo Costantini. In tal senso, la decorazione diviene quindi parte integrante dell'elaborazione, partecipando delle intenzioni generali della costruzione: un modus operandi adeguato alle istanze pauperistico-regionalistiche dell'edilizia popolare romana degli anni Venti, suffragata dalle riflessioni di Gustavo Giovannoni. Eppure, l'architetto osimano riesce talvolta a imprimere un carattere più monumentalistico per tramite di un archeologismo dichiarato. Del resto, le indagini allora in corso e - in particolare - gli scavi condotti ad Ostia antica non potevano lasciare indifferenti, soprattutto allorché intellettuali come Guido Calza avevano suggerito con insistenza l'immagine delle insulae imperiali quale precedente diretto dell'abitare moderno. Gli episodi alla Garbatella dell'edificio Bagni e Teatro affacciati su piazza Bartolomeo Romano, il complesso Testaccio IV di via Marmorata e l'edificio ICP Sant'Ippolito a via della Lega Lombarda circoscrivono distintamente quest'attenzione per l'antico coltivata da Sabbatini che, consapevolmente interiorizzata e formalmente rielaborata, sviluppa materialmente nell'arco di un triennio (1926-1929) le suggestioni in circolazione in architetture di qualità tutt'oggi apprezzate.
Roma; antico; primo Novecento; architettura; case popolari; ICP; Sabbatini
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Innocenzo Sabbatini, «innamoratissimo dell’architettura classica» / Benincampi, Iacopo. - (2023), pp. 389-400. (Intervento presentato al convegno Forme dell’abitare a Roma. Echi dell’antico nell’architettura del primo Novecento tenutosi a Roma).
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Benincampi_Innocenzo-Sabbatini_2023.pdf

solo gestori archivio

Note: Atto di convegno
Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 1.64 MB
Formato Adobe PDF
1.64 MB Adobe PDF   Contatta l'autore

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1679417
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact